Giovani e lavoro, nuova sfida: «Patto tra le generazioni»


Il paradosso italiano: da un lato la carenza di personale in alcuni settori, dall’altro un elevato numero di Neet. Mauro Magatti: «Gli stipendi non tengono il passo con il costo della vita, soprattutto per quanto riguarda la casa»

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Il panorama lavorativo italiano, e in particolare quello delle aree di Como e Milano, presenta sfide significative per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Un paradosso evidente è la compresenza di una carenza di personale in alcuni settori e di un elevato numero di giovani Neet (Not in Education, Employment, or Training), circa due milioni, che non studiano, né lavorano.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Per comprendere le cause e gli effetti di questa complessa situazione, abbiamo chiesto a Mauro Magatti, sociologo ed economista comasco, di condividere la sua analisi. Professore ordinario di Sociologia presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano, è autore di numerosi saggi, tra cui i recenti “Generare libertà. Accrescere la vita senza distruggere il mondo” (2024) e “Supersocietà. Ha ancora senso scommettere sulla libertà?” (2022), entrambi scritti in collaborazione con la moglie Chiara Giaccardi, sociologa e docente di Sociologia e Antropologia dei media in Cattolica.

Molti giovani, nonostante la disponibilità di lavoro a livello locale, sono attratti dalle multinazionali a Milano o dalla Svizzera, spesso per migliori opportunità e compensi. Come districarsi nel labirinto delle dinamiche sociali ed economiche che influenzano il mondo del lavoro giovanile oggi?

Uno dei problemi fondamentali è che gli stipendi non tengono il passo con il costo della vita, soprattutto per quello che riguarda l’affitto o l’acquisto di un’abitazione.

L’anno scorso concludevamo il “Rapporto Italia Generativa 2023” sui giovani con un’affermazione forte. Se oggi in Italia si ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, è del tutto ragionevole considerare di partire per prospettive migliori. La dichiarazione era una provocazione intesa a sottolineare la realtà, e cioè che le condizioni relative al mercato del lavoro, all’alloggio e alle prospettive generali per il Paese non sono particolarmente promettenti per i giovani.

Questo lo dico non per spirito pessimistico, ma per invitare le nostre comunità a rendersi conto che siamo in questa situazione e bisogna velocemente provare ad affrontarla.

Lei dipinge un quadro piuttosto preoccupante. Quali sono i fattori specifici che contribuiscono a questa situazione?

Siamo di fronte a una sfida demografica. La generazione del baby boom, i nati negli anni ’60, è alle soglie della pensione o già fuori dal contesto lavorativo e le generazioni più giovani sono meno numerose a causa della crescita zero, fenomeno che da tempo caratterizza la situazione italiana. Stiamo poi assistendo a una significativa emorragia di giovani, soprattutto quelli di media-alta qualificazione, che lasciano il nostro Paese. Rischiamo di assistere a un vero e proprio collasso, con il paradosso che, anche se c’è stata una leggera diminuzione, l’Italia ha ancora uno dei più alti tassi di giovani che non lavorano e non studiano. Come affermavo anche nel rapporto Italia Generativa 2022, la carenza di persone – dagli operai specializzati ai medici – costituisce una grave strozzatura del nostro sistema e capita sempre più spesso di parlare con manager e imprenditori che considerano la mancanza di personale un grave limite alla possibilità di cogliere le occasioni di crescita.

Questo crea una situazione molto complessa e “bloccata” che, cosa molto difficile per il nostro Paese, va affrontata insieme e in maniera sistemica; nessuno da solo è in grado di sciogliere questo nodo.

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Sottolinea la necessità di un approccio sistemico. Cosa significa in termini pratici?

Come dicevo, questo richiede uno sforzo coordinato a livello europeo, nazionale e locale. Quando parliamo dell’Italia, e di Como, parliamo di un Paese, e di una città, ancora ricchi, benestanti, che posseggono ancora le capacità e le risorse per invertire la direzione, ma bisogna scongiurare il rischio di un lento addormentamento che porterebbe in un futuro imminente a un declino sensibile. Per questo, al di là dei singoli attori, l’amministrazione pubblica, l’industria, il commercio, le categorie economiche, i sindacati, le scuole, le famiglie e il terzo settore sono chiamati ad intervenire per raggiungere alcuni obiettivi comuni e improrogabili. Altra cosa che deve essere detta è che bisogna trovare un modo per mobilitare almeno una quota delle risorse finanziarie detenute dal 30-40% degli ultra 50enni benestanti in favore di nuove attività, iniziative e investimenti che rilancino l’economia, le attività economiche e generino posti di lavoro.

Parlava di mobilitazione di risorse finanziarie. Può approfondire questo aspetto?

Serve la creazione di un fondo di sostegno dell’economia reale che coinvolga anche il risparmio privato e che guardi alla trasformazione legata alla sostenibilità. Le risorse generate dal risparmio finanziario e dai beni immobili della generazione che dai baby boomers arriva fino agli over settantenni devono essere fatte transitare verso i giovani creando condizioni, anche legislative e fiscali, perché la ricchezza non resti bloccata, ma sia messa in circolo. C’è bisogno di uno sforzo straordinario perché questa generazione non muoia sepolta dai debiti accumulati dalle generazioni precedenti e sia invece messa in condizione di far ripartire un nuovo ciclo di crescita, di sviluppo e di buon lavoro.

Prima faceva riferimento al “Rapporto Italia Generativa”. Quali sono stati i risultati principali?

Il Rapporto – realizzato da Arc, Università Cattolica e Ifel, promosso da Generatività e Genialis con il patrocinio di Inps e con il sostegno di Fondazione Unipolis 1 – si intitola “Via dalla gabbia (semi)dorata. Riaprire il futuro delle nuove generazioni”. Le premesse ci dicono che per un giovane non ci può essere vera autonomia senza la possibilità di accedere ad un lavoro dignitoso, sufficientemente stabile e remunerato, in grado di garantire il suo pieno sviluppo e supportare anche materialmente le sue scelte di vita. Azioni ordinarie o piccoli aggiustamenti non sono più sufficienti; serve un patto tra le generazioni con ricadute concrete per affrontare le grandi trasformazioni che abbiamo davanti; pensiamo alla cultura della sostenibilità, alla digitalizzazione, alle sfide lanciate dall’Intelligenza artificiale.

Le aziende si trovano di fronte alla sfida di adattarsi a un mercato del lavoro in rapida evoluzione, dove la capacità di attrarre e trattenere talenti dipende dalla capacità di rispondere alle esigenze e ai valori delle nuove generazioni; a suo parere come si stanno muovendo le imprese lariane?

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Il tessuto economico lariano, sebbene annoveri imprese industriali, si caratterizza sempre più come un polo terziario, soprattutto nel capoluogo, e turistico. In questo contesto, emergono problematiche significative legate alla qualità dei contratti di lavoro, spesso poco attrattivi per le nuove generazioni. Pertanto, la razionalità suggerisce un’evoluzione verso modelli più adeguati alle aspettative dei lavoratori. Un elemento cruciale da considerare è la necessità per le imprese di bilanciare competitività e innovazione tecnologica con i mutamenti degli orientamenti culturali. In particolare, le nuove generazioni manifestano esigenze diverse rispetto al passato. Le ricerche evidenziano una crescente attenzione all’equilibrio tra vita professionale e personale e alla ricerca di ambienti di lavoro rispettosi e positivi. I giovani lavoratori aspirano a contratti e retribuzioni adeguati e mostrano una preferenza per organizzazioni che si impegnano attivamente su temi a loro cari, quali la sostenibilità ambientale e la parità di genere. La strategia migliore è investire in questa direzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!