I commercialisti hanno pubblicato il documento “Principali agevolazioni alla luce della legge di bilancio 2025 e incentivi agli investimenti sostenibili” che espone i principali incentivi a supporto degli investimenti attualmente a disposizione delle imprese, tenendo conto delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2025. Le misure varate a sostegno delle imprese sono esaminate con particolare riguardo alle principali caratteristiche in termini di intensità di aiuto, requisiti oggettivi e soggettivi, modalità di accesso e ulteriori elementi di interesse.
Approfondimenti sono dedicati al Piano “Industria 4.0” e il credito d’imposta per l’acquisto dei beni strumentali (Legge di Bilancio 2025: intensità di aiuto e dotazione finanziaria) e ai crediti d’imposta “Zes Unica”, “Transizione 5.0”, “Ricerca e sviluppo” e per la quotazione delle PMI. Focus anche sulla “Nuova Sabatini capitalizzazione”, fondo per la transizione industriale e investimenti sostenibili 4.0.
Piano Industria 4.0 e bonus beni strumentali
La legge di bilancio 2025 stabilisce un limite massimo di spesa di €2,2 miliardi per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2025, o fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia stato versato un acconto pari almeno al 20% dell’importo complessivo. Per accedere al credito di imposta relativo agli investimenti “Industria 4.0”, è necessaria la prenotazione dei fondi sul portale del GSE, che saranno concessi fino a loro esaurimento.
Bonus ZES Unica
La Legge di bilancio 2025 ha esteso il succitato credito d’imposta agli investimenti effettuati dal 1° gennaio fino al 15 novembre 2025. A tal fine, il legislatore ha stanziato una dotazione finanziaria pari a 2,2 miliardi di euro.
Bonus Transizione 5.0
L’obiettivo dell’Investimento è sostenere, attraverso lo strumento del credito d’imposta, la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili. Il Piano Transizione 5.0, in combinazione con il Piano Transizione 4.0, si inserisce dunque nell’ambito della più ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese e mette a disposizione delle stesse, nel biennio 2024-2025, 12,7 miliardi di euro. Nell’ambito di tale Piano, è riconosciuto un credito d’imposta alle imprese residenti e alle stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025. La Legge di bilancio 2025 ha incluso tra i soggetti beneficiari del credito d’imposta le società di servizi energetici (ESCo) certificate da organismo accreditato per i progetti di innovazione effettuati presso l’azienda cliente.
Bonus ricerca e sviluppo
Lo Stato sostiene anche le attività di ricerca e sviluppo, consentendo spese ammissibili come costi del personale, ammortamenti su materiali e servizi di consulenza. Il credito d’imposta per la R&S è progettato per stimolare la competitività incoraggiando gli investimenti in innovazione e tecnologia.
Il credito d’imposta per la quotazione delle PMI La Legge di bilancio 2025 ha prorogato fino al 31 dicembre 2027 il c.d. bonus quotazione. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta, fino a un importo massimo di 500.000 euro, pari al 50% delle spese di consulenza sostenute dalle piccole e medie imprese per l’ammissione alla negoziazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Nuova Sabatini
La Legge di bilancio 2025 ha integrato la dotazione finanziaria a favore della Nuova Sabatini, destinata alla micro, piccole e medie imprese (MPMI) che non si trovino in situazione di difficoltà finanziaria59, incrementando di 400 milioni per l’anno 2025, di 100 milioni per l’anno 2026 e di 400 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029, l’autorizzazione di spesa di cui all’art. 2 c. 8 DL 69/2013.
Fondo per la Transizione Industriale
È stato istituito un nuovo fondo con un budget di €400 milioni per sostenere la transizione industriale, concentrandosi sulla sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. Questo fondo è disponibile per imprese di tutte le dimensioni e mira a promuovere investimenti che migliorino l’efficienza delle risorse e riducano l’impatto ambientale.
Investimenti Sostenibili 4.0
La misura “Investimenti Sostenibili 4.0”, con un budget di circa €300 milioni, sostiene le MPMI in specifiche regioni per intraprendere investimenti innovativi e sostenibili. I progetti ammissibili devono essere in linea con i principi di protezione ambientale e del piano Transizione 4.0.
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