Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha avviato l’esame preliminare di un disegno di legge delega che mira a integrare l’energia nucleare sostenibile nel mix energetico italiano.
Questo intervento, che si inserisce nelle politiche europee di decarbonizzazione, guarda al 2050 con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
Obiettivi e finalità
Il disegno di legge si propone di rispondere a tre principali esigenze: garantire una fornitura energetica stabile in un contesto di crescente domanda, supportare gli obiettivi di riduzione delle emissioni necessarie a contrastare i cambiamenti climatici, e assicurare che i costi dell’energia non gravino eccessivamente sugli utenti finali, mantenendo alta la competitività del sistema industriale nazionale.
Le linee guida dell’intervento
Una delle novità più rilevanti del progetto è la volontà di superare definitivamente le esperienze nucleari precedenti. Gli impianti di “prima” e “seconda” generazione, che saranno gradualmente dismessi o, se possibile, riconvertiti, lasceranno il posto a tecnologie più avanzate e sicure. Tra queste, l’uso di impianti modulari, che promettono di essere più efficienti e meno rischiosi. Inoltre, il Governo prevede la creazione di un’Autorità indipendente che avrà il compito di regolare, monitorare e vigilare sulla sicurezza nucleare, operando un controllo rigoroso sulle infrastrutture nucleari.
Un altro aspetto fondamentale del disegno di legge riguarda la creazione di una disciplina organica che regoli l’intero ciclo di vita dell’energia nucleare. Dalla fase di progettazione e autorizzazione degli impianti, fino alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti radioattivi, il testo prevede un controllo completo su ogni fase del processo. Anche lo smantellamento degli impianti sarà regolato da precise normative, per garantire la sicurezza a lungo termine.
Un approccio integrato con il Sistema Elettrico Nazionale
Un altro aspetto importante del disegno di legge è il coordinamento con i gestori delle reti elettriche. Lo sviluppo della politica nucleare dovrà essere valutato anche in relazione al funzionamento complessivo del sistema elettrico italiano, comprendendo le possibili ripercussioni sul mercato energetico e sugli equilibri attuali della produzione e distribuzione dell’energia.
Garanzie per i progetti nucleari
Un altro punto centrale è la previsione di garanzie finanziarie e giuridiche per i promotori dei progetti nucleari. Questi dovranno assicurare che i costi di costruzione, gestione e smantellamento degli impianti siano coperti, così come i rischi derivanti dall’attività nucleare. Tali garanzie sono pensate per proteggere l’interesse pubblico e per assicurare che eventuali danni, anche se non direttamente imputabili ai gestori, siano adeguatamente compensati.
L’energia nucleare, se gestita correttamente, potrebbe rappresentare una delle chiavi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità previsti per il 2050. Tuttavia, sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza e sulla trasparenza, elementi cruciali per la fiducia dei cittadini e per il successo di questa nuova fase energetica.
La versione attuale del testo approvato dal Consiglio dei Ministri sull’Energia nucleare sostenibile
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