Le Marche viste da Ricci e Acquaroli. “Una Ferarri con un pilota inadeguato”. “Al top per sanità e fondi europei”


L’europarlamentare del Pd, candidato in attesa di conferma al ruolo di governatore, è tornato a parlare di Marche durante la sua tappa pesarese del tour ‘Un marchigiano alla porta’. Il presidente Francesco Acquaroli, invece, è intervenuto a san Benedetto del Tronto durante la kermesse di Fratelli d’Italia. Due mondi e due visioni differenti.

La Regione Marche ha tante potenzialità, ma in questo momento è una Ferrari con un pilota inadeguato” ha sottolineato Matteo Ricci. “Più parlo coni giovani e più è evidente quanti problemi vivano nella nostra regione perché è priva di una guida adeguata. L’hanno definita ‘distante dai comuni piccoli e dall’entroterra ed è vero – dichiara l’europarlamentare – basta osservare i problemi infrastrutturali che una ragazza che studia a Roma deve affrontare per arrivare alla capitale deve passare per Fossato di Vico, e questo dovrebbe farci riflettere”.

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Per lui la priorità è nelle rotaie: “Dobbiamo avvicinare le aree interne a Roma. Abbiamo una ferrovia chiusa che va da Pergola a Fabriano e che riapre ogni tanto per il ‘trenino turistico’, mentre basterebbe allungarla di 12 km (in linea d’aria) per arrivare a Calmazzo”.

Nel suo intervento a San Benedetto, invece, Acquaroli presenta un regione dinamica, che cresce  investe: “Siamo intervenuti per cercare di dare un senso alle tante opere incompiute» delle precedenti amministrazioni”. Si promuove a pieni voti: “Oggi le Marche sono al top per la sanità, per la spesa dei fondi europei e con tante infrastrutture nuove o in fase di completamento”.

Ha parlato anche di futuro: “Per vincere occorre restare uniti e coesi, superando personalismi, egoismi e campanilismi, occorre mettere prima sempre e solo l’interesse dei nostri territori. Affermando invece il valore unico del saper fare e dover fare sempre meglio in nome della nostra grande tradizione”.

Ha progetti anche per l’economia della regione, anche per accrescere l’appeal internazionale: “«Le nostre 130mila imprese – ha ricordato – sono piccole e piccolissime, ma determinano la sopravvivenza dei territori e rappresentano l’occupazione e la resilienza della nostra manifattura e dell’artigianato». Eccellenze, come nel caso della cantieristica. «Vorrei nella prossima legislatura – ha annunciato – portare ad Ancona la Fiera internazionale della cantieristica perché siamo tra i migliori al mondo. E la cantieristica significa anche quella manifattura distribuita in tutto il territorio e che fa delle Marche un punto di riferimento”.

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L’ultimo passaggio di Acquaroli è dedicato proprio alle aree interne, che ricci vede abbandonate e su cui invece il governatore rivendica risultati: “Noi abbiamo una visione strategica, dalla digitalizzazione dei borghi alle infrastrutture come la Pedemontana. Noi il futuro lo stiamo scrivendo”.

r.vit.





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