di Nicola LEONE
L’Economia Politica celebra la perfetta e immediata autoregolamentazione del mercato che concilia domanda e offerta. Qualsivoglia tentativo di regolare le parti da un lato pianificando la produzione e dall’altro preventivando i consumi con tessere annonarie non funziona; anzi genera il mercato nero.
Il Mercato che tutto regola qualche volta si inceppa, come con le crisi del:
- 1929 (grande crisi);
- 2008 (sub prime);
- 2019 del Covid (PNRR).
Il Mercato tutto regola e permette da un lato di vendere beni invenduti abbassando i prezzi, dall’altro di far lavorare i disoccupati riducendo le pretese reddituali.
Qualche volta il meccanismo domanda/offerta si inceppa. Allora arriva la crisi, anzi la crisi nera.
Il Mercato si è inceppato e serve un intervento forte. L’economia deve mettere mani al portafoglio, proprio in periodi in cui piange miseria: niente consumi, niente produzione, niente introiti fiscali…. Niente di niente.
Keynes risolse ipotizzando una Spesa Pubblica a deficit a tutti i costi, anche salariando lo scavo di buche poi risalariandone il ripristino, con i salari che innescano il ciclo virtuoso di salario/consumo/lavoro/produzione. Ogni consumo incrementa la produzione, che a sua volta innesca l’occupazione e così via.
Negli Anni Trenta del pareggio di bilancio, il presidente Roosvelt innesca il New Deal dei lavori infrastrutturali a deficit.
Costruendo strade, ponti, dighe etc. infatti in quei territori prima o poi si insediano attività produttive; mentre da subito le commesse pubbliche fanno lavorare maestranze che attivano immediatamente consumi e quindi produzione con incremento di occupazione e consumi e produzione e così via. Il celebre moltiplicatore di Keynes.
La recente crisi del 2019 nasce sanitaria con ripercussioni in economia. Come risolverla?
La storia e l’economia politica hanno nel feretro Keynes e la Spesa Pubblica a deficit. Soluzione sperimentata, efficace e esaustiva, nè di più, nè di meno.
Gli interventi di spesa pubblica infatti hanno riguardato sia le attività produttive che gli operatori Famiglie e Imprese. Dai plutocratici Reddito di Cittadinanza al Superbonus 110, passando per concorsi e riavvio anche di opere vetuste impolverate in cassetti ministeriali.
Pregi e difetti. Cosa non ha funzionato? Grande merito della spesa pubblica a deficit l’aver sbloccato e fatto ripartire l’economia, ma con il senno di poi qualche considerazione va fatta. Keynes esaspera il deficit non avendo ponderato la disoccupazione fisiologica.
Il Reddito di Cittadinanza senza controlli genera il pantofolismo.
Il 110 anestetizza il committente estraniato dal contribuire e che pertanto non gestisce e non controlla nessuna spesa.
Il PNRR è un finanziamento infrastrutturale e strategico come ponti, strade e dighe che dovranno attivare il ciclo virtuoso. Pro bono malum.
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