Biathlon, Klaebo nella leggenda: sei ori su sei ai Mondiali di fondo, nessuno come lui


In Coppa del Mondo di biathlon, Giacomel ancora secondo nell’Inseguimento. Mentre Michela Moioli conquista il 44° podio in carriera nello snowboard cross

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La sestina d’oro di Johannes Klaebo. Mai nessuno come lui aveva vinto tutto, sbancato, ai Mondiali nel fondo: 6 trionfi su 6, l’ultimo oggi nella 50 km a tecnica libera, che era il suo ultimo cruccio in una carriera leggendaria già a 28 anni con 7 medaglie olimpiche (5 d’oro), 18 ai Mondiali. Nella rassegna iridata a Trondehim, casa sua, davanti a 100.000 spettatori, Klaebo ha tagliato il traguardo anche delle 18 medaglie per l’ultimo sorpasso all’altro dio del fondo, Bjoern Daehlie, che rispetto a Klaebo vanta solo più ori olimpici (8) ma si fermò in carriera a 17 podi mondiali (con 9 ori). Ora Klaebo è a 18 podi e 15 ori (2 argenti e un bronxo), soltanto la connazionale Marit Bjoergen vanta più titoli iridati con 18 (su 26 podi), pure lei ormai ex. In questa ultima edizione, Klaebo ha superato anche Petter Northug, che vanta 16 podi (13 ori). Insomma nessuno come lui: un cappotto che riporta alla memoria la russa Elena Vjalbe, capace proprio a Trondheim nel 1997 di vincere 5 gare su 5: a quei tempi non c’erano le sprint come adesso, in quella edizione la Vjalbe la spuntò sempre su Stefania Belmondo.

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Klaebo è l’uomo di tutte le specialità, a cronometro e inseguimento: in questa edizione ha vinto la Sprint a tecnica libera, la 10 km a tecnica classica, la skiathlon di 20 km, la 50 km a skating, la staffetta a due e a quattro con la Norvegia. Immenso. E dire che prima del via dei Mondiali si temeva per un suo problema fisico. Per l’ultima fatica, Amundsen e Nyenget hanno provato a scrollarsi di lui, ma nel finale Klaebo ha fatto valere il suo spunto veloce, per trionfare in 1h57’47″1 davanti allo svedese William Poromaa (a 2″1), e sull’altro norvegese Simen Krueger, terzo a 8″5. Restano senza medaglie Nyenget, caduto ad un chilometro dal traguardo e poi quarto a 18″6, e Amundsen, quinto a 51″8 dopo aver provato l’allungo anticipato. Martino Carollo e Simone Daprà hanno chiuso 28° e 29° con un ritardo di 9’55, Giovanni Ticcò è 34° con Paolo Ventura 37°. L’Italia al maschile chiude con l’argento di Federico Pellegrino, bravo anche nello skiathlon (quarto) e nelle staffette al quinto e sesto posto. Domenica chiusura con la 50 km donne (favorita Therese Johaug, l’unica azzurra sarà maria Gismondi).

BIATHLON: GIACOMEL 2°

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Nella Coppa del Mondo di biathlon a Nove Mesto (R.Cec), Tommaso Giacomel conquista il quinto podio consecutivo grazie al secondo posto nell’Inseguimento. Ancora secondo come nella Sprint: stavolta dietro lo svedese Sebastian Samuelsson, con un ritardo di 26″4. Lo svedese, undicesimo nella sprint, si è reso autore di uno zero al poligono, Giacomel ha fatto la differenza all’ultimo poligono, dove è stato impeccabile rispetto agli avversari che si giocavano il podio con lui (terzo il norvegese Johannes Boe), nonostante un problema alla carabina che lo ha costretto a interrompere la serie di tiro prima dell’ultimo colpo. Superato brillantemente l’intoppo, l’azzurro ha goduto di un giro conclusivo senza stress, che gli consente di aggiornare la sua splendida serie che nelle ultime cinque gare lo ha visto vincere la mass start di Ruhpolding, un terzo posto sia nella sprint che nella pursuit di Anterselva, e un secondo nella sprint sempre di Nove Mesto di due giorni fa oltre all’argento ai Mondiali nell’Individuale. Dice Giacomel: “Periodo fantastico ma non mi monto la testa, sono ancora all’inizio del mio cammino”. Nell’inseguimento donne, vince la francese Julia Simon sulle connazionali Michelon e Jeanmonnot, sesta a 29″ ma a 10” dal podio un’ottima Dorothea Wierer che paga però un errore nell’ultimo poligono.

SNOWBOARD – MOIOLI 3°

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Michela Moioli è terza nella prima sfida di snowboardercross di Coppa del Mondo a Gudauri, in Georgia: è il suo 44° podio in carriera e diventa la donna italiana con il maggior numero di podi nello snowboard davanti a Marion Posch. La campionessa olimpica bergamasca raggiunge la finale da imbattuta dopo i successi nei quarti ed in semifinale. Nel turno decisivo, dopo una partenza un po’ difficoltosa, Moioli è stata rallentata dalla caduta della svizzera Noemie Wiedmer e così le francesi Julia Pereira de Sousa e Lea Casta ne hanno approfittato. Michi torna sul podio per la seconda volta in stagione dopo il secondo posto di febbraio a Beidahu. “E’ stata una giornata intensa – ha raccontato al traguardo -, perché sono reduce da un’influenza fastidiosa. Stanotte avevo 38,5 di febbre ma volevo esserci a tutti costi e alla fine ho avuto ragione. Sono contenta di avere portato a casa il mio quarantaquattresimo podio”. Il secondo posto permette a Lea Casta di avvicinarsi a Charlotte Bankes che nonostante la mancata qualificazione continua a guidare la classifica di Coppa del Mondo con 465 punti, ma la francese sale a 445; terza è Josie Baff (339), con Michela Moioli quarta a quota 303. La prova maschile è stata quindi vinta dall’austriaco Jakob Dusek che nella finale ha battuto l’australiano Adam Lambert; out Eliot Grondin che è terzo per la retrocessione dell’altro austriaco Elias Leitner. Omar Visintin riesce a superare le batterie ma nel successivo quarto di finale deve fermarsi di fronte al terzo posto nella scia di Adam Lambert e Loan Bozzolo.





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