Sono 4030 le imprese artigiane a guida femminile attive nella città di Milano. Il 41% di queste (1654) sono straniere che hanno coraggiosamente aperto le partita Iva e affrontano il mercato e la non semplice burocrazia tricolore. Il sorpasso globale non è ancora avvenuto ma in alcuni settori, nel capoluogo lombardo, le titolari non italiane sono in maggioranza come nei servizi di pulizia, il tessile e l’abbigliamento e, a sorpresa, anche nell’edilizia. E sono in crescita in comparti come nei saloni di acconciature ed estetica, nell’alimentare e con presenze sempre più numerose anche nella metalmecannica, edilizia e trasporti.
I dati del Registro Imprese – rielaborati da Unione Artigiani – disvelano ancora una volta un tratto rosa dell’artigianato sempre più tendente al grigio: l’età media delle titolari italiane è sempre intorno ai 50 anni, più giovani di qualche anno quelle straniere.
“Nelle nostre sedi registriamo sempre tante donne italiane e straniere interessate ad avviare un’attività artigiana e che si affidano ai nostri esperti per tutti i servizi di assistenza – commenta Marco Accornero, Segretario di Unione Artigiani Milano Monza Brianza – Per partire sono indispensabili le capacità manuali, la conoscenza delle norme e la giusta determinazione ma è indispensabile un’attenta pianificazione finanziaria con il supporto del credito. Per le italiane è un po’ più semplice, per le straniere, sull’intero territorio milanese e brianteo, la mancanza di un capitale iniziale è un grosso ostacolo. Insomma non manca il coraggio tra le imprenditrici, manca il coraggio nel settore finanziario a supportare le micro imprese a guida femminile. Noi cerchiamo di aiutarle con i bandi pubblici il microcredito, il sistema dei Confidi. È un errore perché il mercato ci dice che questo settore sta profondamente cambiando, basta osservare le strade delle nostre città. La mancanza di giovani artigiane e artigiani ci preoccupa ma è una tendenza nazionale che dobbiamo invertitre ad ogni costo”.
Nel resto dell’area metropolitana (Milano esclusa) le imprese artigiane a guida femminile sono 5378 (1505 straniere), 2799 nella provincia di Monza (577 con titolari non italiane)
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