La Bce taglia i tassi di 25 punti base per la sesta volta da giugno scorso e porta il tasso sui depositi, quello di riferimento, dal 2,75% al 2,50%.
La politica monetaria diviene sensibilmente meno restrittiva, poiché le riduzioni dei tassi di interesse rendono meno onerosi i nuovi prestiti a imprese e famiglie e il credito accelera”. Lo scrive la Bce nel comunicato dopo la decisione di tagliare i tassi: “Al tempo stesso – scrive la Bce – l’allentamento delle condizioni di finanziamento è contrastato dai passati rialzi dei tassi di interesse che si stanno ancora trasmettendo ai crediti in essere, e il volume dei prestiti resta nel complesso contenuto”.
La Bce “non si impegna su alcun percorso” dei tassi e le sue decisioni dipenderanno dai dati economici, una posizione che “abbiamo espresso in passato ma che vale ancora di più adesso” data l’elevata incertezza. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, aggiungendo “se i dati ci diranno che non è il momento di tagliare, non taglieremo i tassi e faremo una pausa”.
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