Il bando Negozi Sicuri, con un budget di 264 mila euro, rappresenta un’esperienza virtuosa che probabilmente andrebbe estesa anche ad altri territori. L’agevolazione, cofinanziata dalla Camera di Commercio e dal Comune di Firenze, si rivolge a tutte le imprese commerciali che sono state vittima di atti vandalici e/o furti, ma anche a tutti quei negozianti che vogliono prevenire tali fenomeni.
Cerchiamo di capire rapidamente come funziona il bando Negozi Sicuri (occhio, sta partendo l’invio delle domande!) e perché questa misura andrebbe replicata anche fuori dal territorio fiorentino.
Bando Negozi Sicuri: come funziona
Il bando Negozi Sicuri prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute dal negoziante e fino a un massimo di 5 mila euro per ciascun beneficiario. La misura prevede due linee di intervento:
- Rafforzamento della sicurezza: sistemi di allarme, impianti di videosorveglianza ecc…;
- Ripristino dei danni subiti a seguito di furti e/o atti vandalici.
Bando Negozi Sicuri: data per l’invio delle domande
L’invio delle domande per ottenere i fondi del bando Negozi Sicuri parte il 10 marzo 2025. Attenzione quindi: c’è poco tempo per richiedere questi contributi a fondo perduto!
Bando Negozi Sicuri: perché andrebbe esteso
È evidente, gli atti vandalici e i piccoli furti rappresentano una grave minaccia per i commercianti, con conseguenze che vanno ben oltre il danno immediato. Il danneggiamento delle vetrine o delle strutture del negozio non solo comporta costi elevati per il ripristino, ma potrebbe influire negativamente sulla reputazione dell’attività. Il commerciante, spesso già alle prese con le difficoltà economiche, si trova a dover affrontare una situazione che mina la fiducia dei clienti e la sicurezza del proprio lavoro. La perdita di beni, i danni materiali e la necessità di ripristinare l’immagine del negozio incidono fortemente sulle risorse disponibili, rallentando la crescita e la stabilità dell’impresa.
Ecco perché, per fronteggiare questi problemi, sarebbe fondamentale che in Italia venissero previsti bonus o incentivi come il bando Negozi Sicuri, destinati ai commercianti vittime di atti vandalici. Questi contributi potrebbero supportare il ripristino delle strutture danneggiate e l’adozione di misure di sicurezza aggiuntive, come l’installazione di telecamere o sistemi di allarme. Un’iniziativa di questo tipo permetterebbe ai piccoli imprenditori di tornare rapidamente operativi, limitando il rischio di chiusura dell’attività e contribuendo a mantenere viva l’economia locale. Un sostegno concreto sarebbe un passo importante per proteggere chi ogni giorno investe tempo e risorse per offrire prodotti e servizi alla comunità.
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