A partire dal 14 marzo 2025, diventerà ufficiale l’obbligo per le aziende di sottoscrivere un’assicurazione contro eventi catastrofali, come stabilito dalla Legge di Bilancio approvata l’anno precedente.
Il decreto attuativo, emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio 2025. Questo provvedimento definisce le linee guida operative per l’assicurazione obbligatoria degli edifici aziendali contro calamità naturali quali terremoti, alluvioni e frane.
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Le aziende avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per adeguarsi alla normativa, pena l’esclusione da incentivi statali e garanzie pubbliche. Per le imprese operanti nei settori della pesca e dell’acquacoltura, invece, il termine è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025.
Un periodo di transizione per il mercato assicurativo
Per consentire alle compagnie assicurative di adattarsi alle nuove disposizioni, il decreto ministeriale (Dm 18 del 30 gennaio 2025, firmato da MEF e MIMIT) ha previsto una fase di transizione. In particolare, l’articolo 11, comma 1, ha ridotto da 90 a 30 giorni il tempo disponibile per aggiornare i nuovi prodotti assicurativi in conformità alle normative introdotte.
Al di là di questa modifica, il testo definitivo del decreto è rimasto pressoché identico a quello precedentemente esaminato dal Consiglio di Stato (parere 01424/2024). Le grandi aziende dovranno affrontare un processo di adeguamento più articolato, mentre molte realtà imprenditoriali hanno già iniziato ad allinearsi alle nuove disposizioni.
Modifiche per le polizze già attive
Per quanto riguarda i contratti assicurativi in corso, il decreto stabilisce che l’adeguamento dovrà avvenire “al primo rinnovo o quietanzamento utile” (articolo 11, comma 2). Ciò significa che, alla prima scadenza annuale o al termine di un periodo di copertura più lungo, le polizze potranno essere rinnovate solo se conformi alle nuove direttive. In caso contrario, sarà necessario integrare il contratto con apposite appendici.
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Il decreto introduce il concetto di “evento unico”, stabilendo che tutte le scosse di terremoto avvenute entro 72 ore dalla prima saranno considerate parte dello stesso sinistro, evitando così duplicazioni nei risarcimenti.
Per quanto riguarda i limiti di copertura, l’indennizzo sarà totale fino a un milione di euro. Per importi compresi tra uno e 30 milioni, il risarcimento sarà pari al 70% del valore assicurato. Per danni superiori a tale soglia, l’importo sarà stabilito contrattualmente tra le parti.
Inoltre, è stato fissato un tetto massimo per la quota di scoperto a carico dell’assicurato. Questa non potrà eccedere il 15% dell’importo del danno per polizze fino a 30 milioni di euro, mentre per valori superiori sarà concordata tra l’azienda e la compagnia assicurativa.
“L’obbligo di stipulare una polizza catastrofale rappresenta un cambiamento significativo per le imprese italiane – scrive il sito specializzato intermediachannel.it – che dovranno adeguarsi in tempi brevi per evitare sanzioni e conseguenze economiche. Un punto chiave sarà l’impatto sui costi assicurativi, soprattutto per le aziende situate in aree ad alto rischio sismico o idrogeologico. Se da un lato l’obbligo potrebbe favorire una maggiore stabilità economica in caso di eventi estremi, dall’altro potrebbe comportare un aumento significativo dei premi per alcune imprese. Resta quindi da vedere come il mercato reagirà a questa novità e quali strumenti verranno messi a disposizione per supportare le imprese nell’adeguamento a questa nuova normativa”.
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