Innovazione, con Mama Industry le mPMI scoprono nuove opportunità di crescita: il 70% delle aziende clienti incrementa il proprio business
Mama Industry si è inserita in un segmento di mercato ancora poco presidiato, offrendo supporto alle micro e piccole imprese (mPMI) che operano secondo modelli tradizionali, spesso superati e poco efficienti. La società fondata da Marco Travaglini e Fabrizio Mecozzi si distingue per il suo ruolo di “facilitatore della domanda” di innovazione, non limitandosi a fornire consulenza ma diventando parte integrante delle aziende con cui collabora. Con un approccio simile a quello di una vera e propria “business unit in outsourcing“, Mama Industry rende accessibili anche alle realtà più piccole quei servizi ad alto valore aggiunto che di norma sono riservati alle grandi aziende. Un modello che incarna una visione di democratizzazione della consulenza e dei servizi a valore aggiunto (VAS), con una forte componente di responsabilità socio-economica.
“In Italia, il 95% del tessuto economico è composto da microimprese, molte delle quali operano in settori a basso valore aggiunto e restano ancorate a un modello produttivo obsoleto, con livelli di produttività ridotti. Spesso queste realtà non fanno altro che fornire manodopera per grandi gruppi o aziende più dinamiche, restando nel cosiddetto mercato ‘OFF’. Questa situazione frena la crescita economica del Paese, e uno dei problemi principali è che manca un interlocutore capace di guidare queste imprese nelle fasi iniziali del cambiamento. È un passaggio delicato, che richiede tempo e pazienza, ma è essenziale far comprendere che esistono strumenti concreti per innovare. Tuttavia, la soluzione non è portare loro finanziamenti o commesse, bensì aiutarle a sviluppare la cultura e le competenze necessarie per individuare autonomamente opportunità e risorse” spiega Marco Travaglini, fondatore di Mama Industry.
Il percorso che Mama Industry propone alle mPMI inizia con una fase di “consapevolezza”, un momento cruciale in cui, attraverso tre ore di consulenza, l’impresa viene guidata nell’analisi della propria situazione attuale e nella scoperta di un nuovo approccio. Questa attività è svolta da un “Consulente Paziente”, un professionista selezionato all’interno di una rete di oltre 200 esperti creata da Marco Travaglini in collaborazione con Invitalia e il Gran Sasso Science Institute. In soli due anni, questa community ha sviluppato circa 200 progetti, per un valore di oltre 250.000 euro in servizi erogati.
“Parlando di mPMI, un percorso di innovazione non può prescindere da una fase iniziale di crescita culturale e consapevolezza. Prima ancora degli aspetti tecnici e tecnologici, è essenziale che queste aziende acquisiscano fiducia nel cambiamento e nelle proprie possibilità” afferma Fabrizio Mecozzi, co-fondatore di Mama Industry.
Superata questa prima fase, l’azienda può proseguire con un percorso più strutturato, che si articola in diverse attività, dal business modelling e business planning fino alla ricerca di finanziamenti. Nel 2024, Mama Industry ha avviato 37 nuovi progetti per i propri clienti, accompagnandoli anche nel test di mercato, fase in cui le idee vengono validate e perfezionate sulla base dei dati e del feedback dei target di riferimento. Questo metodo ha permesso a oltre il 70% delle imprese seguite di ottenere una crescita significativa del proprio business.
Parallelamente alle attività di consulenza e sviluppo, Mama Industry offre un supporto specializzato per l’accesso ai finanziamenti pubblici. Il suo Ufficio Bandi lavora in sinergia con le altre business unit, individuando opportunità di finanziamento fin dalle prime fasi della progettazione. Nel 2024, la società ha ottenuto l’approvazione di 72 bandi su 80 presentati, garantendo ai propri clienti oltre 2,9 milioni di euro in contributi e 2,5 milioni di euro di investimenti destinati a progetti di ricerca, innovazione, digitalizzazione e marketing.
L’approccio adottato da Mama Industry è stato premiato dal mercato e dai media. Nel 2024, l’azienda e la sua startup collegata, Mama Innovation, hanno registrato un fatturato complessivo di circa 2,5 milioni di euro, acquisendo 22 nuovi clienti e siglando 54 nuovi contratti. La visibilità dell’azienda è cresciuta notevolmente, con oltre 630 menzioni su testate nazionali e locali, segno di un interesse crescente verso temi come l’innovazione e il sostegno alle piccole imprese.
“Siamo ancora una realtà giovane, con tanta voglia di crescere”, commenta Marco Travaglini. “I numeri di Mama Industry, presi singolarmente, potrebbero sembrare limitati. Tuttavia, se analizzati nel loro insieme, raccontano una storia ben diversa: abbiamo sviluppato un modello unico, in cui il piccolo imprenditore viene seguito in ogni fase del suo percorso di innovazione, grazie alla sinergia tra le diverse competenze della nostra struttura. È un approccio integrato che, ad oggi, nessun altro in Italia offre. Se avessimo scelto di concentrarci su un solo servizio, forse i numeri sarebbero stati più alti, ma non avremmo offerto la soluzione di cui le mPMI hanno realmente bisogno”.
Le parole di Marco Travaglini, Fondatore Mama Industry
Marco Travaglini, Fondatore di Mama Industry, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto del bilancio fatto per il 2024 riguardo a Mama Industry. Il nostro obiettivo non è solo portare innovazione, ma soprattutto facilitare l’approccio all’innovazione, guidando le aziende nei primi passi per entrare in questo mondo. Il percorso che proponiamo è pensato in particolare per quegli imprenditori che non sanno come avvicinarsi all’innovazione, chi contattare, con chi confrontarsi e collaborare. Per questo abbiamo sviluppato percorsi specifici dedicati a quelle realtà che definiamo ‘mercato OFF’: imprese che si trovano al di fuori dei circuiti dell’innovazione, spesso escluse dalle filiere produttive e dagli ecosistemi cittadini, e che necessitano di un supporto su misura”.
Travaglini ha proseguito: “L’approccio iniziale deve essere paziente: proprio per questo, tre anni fa, abbiamo creato la community dei ‘Consulenti Pazienti’, che oggi conta 250 professionisti. Il nostro metodo aiuta l’imprenditore a trasformare un’idea in un progetto concreto, partendo dalla definizione degli obiettivi—che spesso non sono chiari nemmeno all’imprenditore stesso—grazie a un team di consulenza dedicato. Questa prima fase produce strumenti fondamentali come il business model e il business plan, che vengono poi affidati al nostro reparto finanziario, specializzato nel reperire fondi attraverso la finanza agevolata, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il PNRR e altre misure. Successivamente, il progetto passa alla fase di sviluppo con la realizzazione del primo MVP (Minimum Viable Product), ovvero il primo prototipo innovativo“.
“Da quel punto in poi, l’imprenditore acquisisce maggiore fiducia e la sua azienda inizia a strutturarsi per affrontare un vero percorso di innovazione. Il mio sogno è creare una sorta di ‘Accenture dei piccoli’, un sistema di servizi capillari in grado di offrire consapevolezza e strumenti concreti per avvicinare le imprese all’innovazione“, ha concluso.
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