“La Basilicata non può permettersi di penalizzare ulteriormente le sue attività produttive”. Ecco che cosa sta succedendo


A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di stipulare polizze assicurative contro i rischi da calamità naturali, il segretario di CNA Potenza, Giuseppe Macellaro e il direttore di CNA Matera, Roberto Luongo, a nome della CNA Basilicata, esprimono forte preoccupazione per l’impatto che questa misura avrà sulle imprese del territorio.

Questa la nota del CNA Basilicata che dice:

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“Il regolamento attuativo pubblicato dal Governo non offre soluzioni concrete alle criticità segnalate dalle associazioni di categoria e rischia di creare ulteriori difficoltà per le attività economiche locali.

La Basilicata è una regione particolarmente esposta a fenomeni idrogeologici e sismici, eppure il regolamento non prevede strumenti chiari per agevolare le imprese nell’accesso a queste polizze”.

Il regolamento nasce senza un confronto nel merito con le rappresentanze delle imprese; non contiene elementi che facilitino e disciplinino il rapporto tra imprese e assicurazioni; non attua i principi di mutualità necessari all’avvio di un provvedimento per obblighi di così vasta portata, ragion per cui la piccola impresa diffusa della Basilicata rischia di trovarsi in una situazione di incertezza totale”.

Secondo CNA, l’obbligo assicurativo per calamità naturali graverà soprattutto sulle piccole e medie imprese, che già devono affrontare costi energetici elevati e difficoltà di accesso al credito.

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Il fatto che non siano state previste misure di mutualità o agevolazioni specifiche per le imprese artigiane e manifatturiere rende questa normativa un ulteriore peso per il tessuto economico locale.

CNA Basilicata evidenzia, inoltre, le seguenti criticità:

  • mancanza di strumenti di trasparenza per confrontare le offerte assicurative, lasciando le imprese in balia del mercato;
  • tempi inadeguati, dato che è impossibile pensare che le migliaia di imprese della Basilicata che dovranno adeguarsi, possano stipulare una polizza in soli trenta giorni;
  • esclusione ed inadempienza per molte aziende; considerato che, chi non riuscirà a mettersi in regola resterà scoperto in caso di calamità.

Per i motivi evidenziati, CNA Basilicata chiede, ancora una volta a tutti i parlamentari eletti in Basilicata un intervento presso il Governo, ricordando che già nel mese di ottobre CNA aveva trasmesso una richiesta a tutti i rappresentanti in Parlamento, sollecitandoli rispetto alla necessità di avviare una revisione del provvedimento, in modo da garantire equità e strumenti concreti per permettere alle imprese di mettersi in regola senza rischiare di subire danni economici.

Conclude la nota:

Siamo favorevoli a misure che proteggano le aziende dai rischi catastrofali, ma non possiamo accettare che vengano imposte senza adeguata programmazione e senza il coinvolgimento delle imprese.

La Basilicata non può permettersi di penalizzare ulteriormente le sue attività produttive”.





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