FERMO – Il recente decreto per alleggerire le bollette esclude, nella sostanza, le micro e piccole imprese:
“Il contributo straordinario attraverso il taglio degli oneri generali di sistema è stato destinato esclusivamente alle attività con una potenza disponibile pari o superiore a 16,5 KW/h, lasciando fuori molte microimprese operanti nei servizi alla persona e alla comunità, come ad esempio parrucchieri, autoriparatori e lavanderie”. Commenta così il provvedimento varato dal governo Emiliano Tomassini, Presidente CNA Fermo, che aggiunge: “Comprendiamo i vincoli di finanza pubblica rispetto alle misure temporanee per alleggerire le bollette di imprese e famiglie, ma il trend al rialzo dei costi energetici e il divario nei confronti degli altri principali Paesi europei confermano la necessità di definire interventi di lungo termine per abbassare in modo strutturale i costi energetici, soprattutto riguardo il sistema delle micro e piccole imprese”.
Su questo fronte, ricordiamo come la proposta CNA per facilitare l’autoproduzione energetica da parte delle piccole imprese attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici sui capannoni, seppur accolta positivamente dai ministri Fitto e Urso, stia incontrando dei problemi: “Le complessità burocratiche – dichiara Andrea Caranfa, Direttore Generale CNA Fermo – hanno finora limitato l’accesso agli incentivi alle sole imprese medio-grandi. È necessario un cambio di passo per garantire strumenti concreti e realmente accessibili a tutte le aziende, non solo alle più strutturate.”
In un momento nel quale il clima di fiducia delle imprese è in picchiata, si aggiunge anche l’imminente entrata in vigore dell’obbligo di stipula delle polizze assicurative per danni catastrofali, prevista per il 31 marzo 2025. “Come CNA esprimiamo forte preoccupazione – riferisce il Direttore Caranfa – a quattordici mesi dall’introduzione della norma, il regolamento attuativo presenta ancora numerose lacune, a partire dall’assenza di un sistema di confronto delle offerte e dalla mancanza di criteri chiari per garantire un equo rapporto tra imprese e assicurazioni”. CNA ha più volte evidenziato come l’obbligo assicurativo rappresenti un ulteriore aggravio per le imprese, già colpite da eventi calamitosi e crisi economiche: “La vera tutela per le imprese passa dall’introduzione misure concrete di sostegno e agevolazione – affermano Caranfa e Tomassini – Si rischia che dal 1° aprile molte aziende, impossibilitate a sottoscrivere la polizza in tempo, si trovino esposte a conseguenze gravi in caso di eventi catastrofali.”
CNA Fermo ribadisce la necessità di un confronto con le istituzioni per rivedere i meccanismi di applicazione delle polizze obbligatorie e per garantire alle piccole imprese un accesso più equo alle misure di contenimento dei costi energetici. Senza un’attenzione mirata al tessuto produttivo locale, il rischio è quello di compromettere la competitività delle imprese marchigiane e, di conseguenza, dell’intero sistema economico nazionale.
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