Shipping, Forwarding&Logistics: opening conference 3° sessione


Shipping

“La logistica estera per il presente e futuro dell’economia industriale italiana: dal Nord Africa all’Asia, reshoring e investimenti diretti” è il titolo dell’ultima sessione del mattino di questo primo giorno di hashtag#Smi2025 moderata da Gian Enzo Duci.

Bartolomeo Mino Giachino, presidente di Saimare, che a Tunisi ha aperto un ufficio, evidenzia come la logistica italiana abbia compiuto pochi passi in avanti negli ultimi anni: “L’obiettivo deve essere aumentare la crescita economica, perché abbiamo un debito pubblico di tremila miliardi con 83 spesi ogni anno in interessi. Il ministro Salvini ci ha detto quanto si sta facendo, ma ho qualche dubbio che questi investimenti daranno una maggiore spinta all’economia.

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La nostra crescita è condizionata dalla crisi della Germania, dalla scelta scellerata sull’industria dell’auto che vale alcuni punti di pil. Dobbiamo fare il salto di qualità: far parlare gli industriali, qui. La vendita Franco destino è pil perso, le industrie italiane non si fidano della logistica italiana e lo affidano ad altre. Questo è un settore che invece può dare sviluppo all’Italia. Quando saranno attivi tutti i corridoi ferroviari di alta velocità avremo la più grande area logistica del sud Europa che consentirà al nostro Paese di dare competitività e attirerà investimenti esteri. Occorre che sistema migliori a partire dalle dogane”.

Tunisia hub strategico per investimenti e sviluppo

La Tunisia è un paese dove conviene investire, sostiene WISSEM HANI, direttore di Fipa Milano, FIPA – Tunisia. L’Italia è già un partner di prima importanza. “Siamo hub strategico perché abbiamo tante convenzioni, accordi bilaterali, privilegiati con l’Ue come partner, in più ci sono diversi progetti infrastrutturali attivi come la Transafrica Highway che mira a collegare il continente africano, in più sono create zone industriali ad hoc. Non è un caso che nel 2020 siamo diventati il primo Paese in Africa per qualità dell’infrastruttura e della tecnologia. Le nostre risorse primarie sono quelle umane: 65 mila nuovi diplomati di cui il 18% è in materie Ict oltre che manodopera specializzata competitiva”. Sono presenti sul territorio tanti tipi di agevolazioni per le imprese e le opportunità settoriali sono su: digitale, automobile, componenti aeronautici, agroalimentare, sanità, energie rinnovabili, tessile abbigliamento, turismo medicale, progetti di infrastrutture.

Manuel Fiocchi, Agency Network Manager, Tarros Group ha mostrato come il modello di qualità di Tarros sia stato esportato anche nel Nord Africa grazie anche a Simest e alla finanza agevolata, con una filosofia in cui le aziende fornitrici sono considerate partner: “L’obiettivo è anche formare in loco figure professionali come per esempio autotrasportatori, che mancano qui in Europa”. Tarros, fondata nel 1828, ha saputo evolversi e crescere diventando un player importante nel Mediterraneo nel campo del commercio door to door: “Se a produzione si avvicinasse alla logistica tutti ne gioverebbero” ha commentato Fiocchi.



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