Come cambia il pignoramento in base alle diverse tipologie di debiti con nuove modifiche in arrivo e in vigore


Come cambia il pignoramento in base alle diverse tipologie di debiti? Cambiano le regole dei pignoramenti a partire da quest’anno. In generale, dopo la notifica del precetto, se il debitore non adempie al pagamento del proprio debito, il creditore può attivare nei suoi confronti l’espropriazione forzata, attraverso il pignoramento sui suoi beni, mobili, immobili o presso terzi. 

I procedimenti cambiano a seconda del tipo di debito da saldare. Vediamo come funzionano nel dettaglio.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

  • Cosa succede nel caso di debiti con il Fisco
  • Quando e come scatta il pignoramento se si hanno debiti con le banche e le finanziarie

Cosa succede nel caso di debiti con il Fisco

Con l’inizio del nuovo anno, sono entrate in vigore diverse nuove regole che fanno scattare in automatico pignoramenti verso tutti i beni di un contribuente in presenza di debiti con il Fisco.

In pratica, per chi ha debiti con il Fisco può scattare subito l’esecuzione forzata per permettere il recupero delle somme. L’unica soluzione per evitare il pignoramento è pagare gli importi dovuti o chiedere una rateizzazione del debito.

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Per alcune imposte non pagate, si riducono fortemente i tempi di pignoramento rispetto al passato.

Le nuove norme, che riguardano l’imposta di registro, l’imposta di successione, la restituzione di agevolazioni non spettanti, i crediti d’imposta indebitamente utilizzati, oltre a Irpef, Iva, Imu, Tari, Tosap e imposta sulla pubblicità, permettono all’Agenzia delle Entrate di velocizzare le procedure per recuperare le somme mancanti, senza più l’obbligo di inviare la cartella esattoriale prima di procedere al pignoramento. 

Basta ormai infatti inviare l’accertamento esecutivo entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, senza obbligo di dare ulteriore comunicazione.

Anche gli enti locali potranno avere accesso al pignoramento cosiddetto super rapido, che permetterà ai Comuni di avviare azioni esecutive entro 60 giorni per mancato pagamento di Imu e Tari, e non più entro 180 come prima previsto.

Quando e come scatta il pignoramento se si hanno debiti con le banche e le finanziarie

Tra i principali creditori degli italiani risultano esserci banche e società finanziarie. In questo caso, i pignoramenti scattano per mancato pagamento di rate di mutui, prestiti e finanziamenti. E spesso banche e finanziarie possono agire nei confronti dei debitori anche più velocemente del Fisco. 

La procedura in caso di mancato pagamento delle rate del mutuo o del prestito parte con l’addebito degli interessi di mora per un pagamento ritardato, si procede con la segnalazione al Sistema di Informazioni Creditizie e si arriva al pignoramento o alla vendita dell’immobile del debitore.

Entrando più nel dettaglio, se si ritarda nel pagamento di una rata, si deve risarcire il danno ai creditori pagando gli interessi di mora, calcolando una maggiorazione della somma da restituire, come previsto dal contratto di mutuo o finanziamento. L’aumento degli interessi generalmente oscilla dal 2% al 4% per ogni rata non pagata.

Se si salta il pagamento di più rate, la banca o finanziaria segnala il debitore come cattivo pagatore al SIC, il Sistema di Informazioni Creditizie, gestito dalla Centrale Rischi Finanziari (CRIF), dove vengono raccolti i dati su finanziamenti richiesti da privati e imprese e, in caso di una segnalazione negativa, non si possono più chiedere nuovi prestiti.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

La banca può rivalersi sull’immobile ipotecato in caso di mancato pagamento delle rate del mutuo. Diverso è il caso delle finanziarie che hanno la possibilità di aggredire altri beni del debitore, compreso lo stipendio.

Considerando che i contratti bancari e finanziari sono diversi, è bene sapere che, essendo il contratto bancario un titolo esecutivo, la banca può avviare l’azione esecutiva senza dover ricorrere ad una sentenza del tribunale e può quindi procedere a pignorare la casa ipotecata e poi venderla all’asta.

Il finanziamento è, invece, una scrittura privata, per cui la finanziaria deve prima ottenere un decreto ingiuntivo e solo dopo può procedere con il pignoramento, che può essere sia immobiliare, sia mobiliare come di stipendio e conto corrente.

Leggi anche



Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta