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Una nuova ondata di attacchi hacker filorussi ha preso di mira le istituzioni italiane, coinvolgendo anche il sito del Quirinale. Il collettivo di hacker filorussi NoName057(16), già noto per offensive contro enti governativi e aziende occidentali, ha rivendicato l’azione. Questo gruppo, attivo dal 2022, ha spesso diretto le proprie operazioni contro nazioni considerate ostili alla […]
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Una nuova ondata di attacchi hacker filorussi ha preso di mira le istituzioni italiane, coinvolgendo anche il sito del Quirinale.
Il collettivo di hacker filorussi NoName057(16), già noto per offensive contro enti governativi e aziende occidentali, ha rivendicato l’azione.
Questo gruppo, attivo dal 2022, ha spesso diretto le proprie operazioni contro nazioni considerate ostili alla Russia, prendendo di mira governi, media e imprese in Stati Uniti, Regno Unito, Polonia, Finlandia e Italia. Tra gli strumenti utilizzati figura la piattaforma DDosia, ospitata su GitHub, che permette agli affiliati di partecipare ad attacchi DDoS in cambio di ricompense economiche.
Anche il Quirinale tra i bersagli degli attacchi hacker filorussi
L’offensiva attuale, giunta al dodicesimo giorno consecutivo, è scaturita dalle recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su Russia e Terzo Reich.
Colpiti questa volta in particolare, dopo gli attacchi dei giorni scorsi a diversi siti della PA locale, anche il sito del Quirinale e quelli di Consiglio Superiore della Magistratura e Fratelli d’Italia. Inoltre anche stavolta sono arrivate altre stoccare colpiti ad altri portali della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, tra cui Pescara, Doues e Bionaz, che sono risultati momentaneamente inaccessibili stamattina.
Le modalità di attacco e la risposta dell’ACN
Gli attacchi, basati sulla tecnica del Distributed Denial of Service (DDoS), mirano a sovraccaricare i server fino a renderli inutilizzabili. Tuttavia, la maggior parte dei siti ha già ripreso a funzionare, ad eccezione di alcune piattaforme ancora fuori uso. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) è intervenuta tempestivamente per allertare gli enti coinvolti e fornire il necessario supporto tecnico. L’ACN ha inoltre sottolineato l’importanza di adottare strategie avanzate per contrastare le minacce informatiche, offrendo un sistema di gestione del rischio per le amministrazioni pubbliche. Questo strumento permette di individuare le vulnerabilità e di definire piani di protezione e monitoraggio mirati.
Le istituzioni non ancora registrate possono accedere alla piattaforma dedicata alla sicurezza digitale tramite il portale https://rischiocyber.acn.gov.it/cyber/, utilizzando le credenziali SPID e inviando una richiesta all’indirizzo [email protected].
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