Una vera e propria stangata si abbatte sui dehors di bar e ristoranti ad Andria. Con la delibera n. 237 del 2 dicembre 2024, la Giunta Comunale ha approvato il nuovo quadro tariffario relativo al canone patrimoniale per l’occupazione del suolo pubblico, introducendo aumenti che in alcuni casi sfiorano cifre record, fino a 10.000 euro annui. Una decisione che ha sollevato forti preoccupazioni tra gli esercenti e che potrebbe avere conseguenze pesanti sull’economia locale.
A farsi portavoce delle preoccupazioni del settore è il consigliere comunale Vincenzo Montrone, che ha presentato un’interrogazione consiliare diretta al Sindaco, alla Giunta e al Presidente del Consiglio Comunale. Montrone chiede chiarimenti sui criteri adottati per la determinazione delle nuove tariffe e sull’eventuale presenza di misure compensative per le imprese più colpite. «Il settore della ristorazione e del commercio locale ha già subito pesanti difficoltà economiche negli ultimi anni» – sottolinea il consigliere – «e un simile aumento rischia di portare molte attività alla chiusura».
Oltre a chiedere spiegazioni sulla sostenibilità economica di questo provvedimento, Montrone sollecita l’Amministrazione a valutare la possibilità di riduzioni o esenzioni per le piccole imprese e a garantire un confronto con le categorie interessate. «I dehors non sono solo un servizio per gli esercenti – spiega – ma rappresentano anche un valore aggiunto per la città, contribuendo alla vivibilità e all’attrattività turistica».
L’interrogazione pone anche un interrogativo cruciale: a fronte di questi aumenti, sono previsti investimenti o miglioramenti nei servizi offerti ai commercianti? Una domanda che attende una risposta chiara da parte dell’Amministrazione.
Intanto, tra gli esercenti cresce la preoccupazione. Molti temono che, senza una revisione delle tariffe o un piano di agevolazioni, il 2025 possa rivelarsi un anno nero per le attività di ristorazione e per l’economia cittadina. L’argomento sarà presto discusso in aula consiliare, ma la pressione delle categorie interessate potrebbe spingere il Comune a un ripensamento.
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