(Reuters) – I prezzi del petrolio rimbalzano con il riemergere dei timori sull’offerta dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha revocato la licenza concessa alla major petrolifera Usa Chevron per operare in Venezuela.
I guadagni sono tuttavia frenati dai segnali di un potenziale accordo di pace in Ucraina, che potrebbe portare ad un aumento dei flussi di greggio russo, e da un aumento inaspettato delle scorte di benzina e distillati negli Stati Uniti.
Alle 12,45 i futures sul Brent guadagnano 81 centesimi, o l’1,1%, a 73,34 dollari il barile e i futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) 74 centesimi, o l’1,1%, a 69,36 dollari.
I contratti nella seduta precedente avevano chiuso sui minimi dal 10 dicembre ed entrambi i benchmark hanno perso circa il 4,5% questo mese.
Il focus è anche sul coinvolgimento di Trump negli sforzi per facilitare un accordo di pace tra Russia e Ucraina.
Le scorte di greggio Usa sono diminuite inaspettatamente la scorsa settimana grazie a una ripresa dell’attività di raffinazione, mentre per le riserve di benzina e distillati si è registrato un aumento a sorpresa, secondo i dati resi noti ieri dall’Energy Information Administration (Eia).
(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)
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